Dove ci sono tesori ci sono nani. Nessuna razza è mossa da maggiore avidità e lo fa con maggiore zelo degli antichi Dawi. Questa razza di fieri ed orgogliosi minatori si è sparsa per il Vecchio Mondo andando a popolare tutte le catene montuose del continente sempre in cerca di nuovi minerali per le proprie forge. Di certo questi cercatori intraprendenti non potevano farsi sfuggire la città di Mordheim, dove la malapietra è relativamente di facile reperibilità. La città offre inoltre anche la possibilità di sistemare non pochi conti ancestrali; infatti, vi sono poche cose che i nani rispettano più delle ricchezze: la loro barba e i loro rancori. Per quanto avidi, questi esseri dalla bassa ma possente statura, sono anime nobili, fiere e la cui parola è solida come il gromril delle loro armature. Mancare alla parola data per un nano è un’onta che può essere lavata solo con il martirio, cosicché alcuni di essi intraprendono la via dello sventratore per cercare una morte onorevole, unico modo di redimersi agli occhi della loro società. Questi guerrieri inoltre sono legati agli uomini attraverso una antica alleanza, con i quali parteciparono alla difesa del Vecchio Mondo dagli Dei del Caos e ad oggi condividono il loro disprezzo per il vile elfo. Disprezzo senza limiti e che nasce dai tempi in cui il Re Fenice osò tradire la loro fiducia, scatenando una guerra che distrusse i regni di entrambe le razze.
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