Bretonnia

La terra di Bretonnia è una terra di estremi: le grandi gesta di cavallerie incontrano le più oscure miserie umane. Da un lato vi è l’aristocrazia cavalleresca allevata alla guerra e che in essa cerca trova la condizione migliore per l’esibizione delle migliori virtù umane, e dall’altro la plebe, ridotta in condizioni di più totale e cieca sudditanza senza questioni. Per ogni aspirante cavaliere la strada è designata sin dalla sua nascita: raggiunta la maggiore età, il pargolo si unirà in ranghi ai suoi coetanei formando il drappello dei cavalieri erranti, giovani messi alla prova, e da cui ci si aspetta una dimostrazione di coraggio e virtù prima di essere a tutti gli effetti riconosciuti come cavalieri del reame. A volte può capitare, che alcuni di questi cavalieri erranti finiscano a servizio di altri nobili o raggiungano addirittura le terre imperiali e, dando la caccia agli Uominibestia od orchi, scoprono dell’esistenza di Mordheim.

Desiderosi di mettersi in mostra, e così provare il proprio valore, alcuni di essi decidono di raggiungere la Città dei Dannati e tra le sue rovine compiere il proprio fato. Seguiti dai propri armigeri e servitori popolani, a cui non viene né chiesto né concesso alcunché, essi percorrono i ciottoli rovinati in cerca di avversari degni della propria ambizione. Ma Mordheim non è un luogo qualsiasi e nei suoi tetri meandri la morte ha mille nomi.